Il fitness metabolico nasce dall’intuizione del Dott. Alessandro Lanzani come risposta demedicalizzata a quella serie di problematiche che va sotto il nome di Sindrome metabolica.

La Sindrome Metabolica, per definizione dell’Agenzia del Fitness Metabolico e dello stesso Dott. Lanzani, si caratterizza per la compresenza di diversi fattori di rischio in associazione in uno stesso soggetto, i quali principali elementi identificativi sono:

  • obesità addominale, particolarmente insidiosa in quanto strettamente correlata all’insorgere di insulino–resistenza con elevato rischio di sviluppare diabete di tipo II, ipertensione e malattie cardiovascolari.
  • dislipidemie aterogeniche, aumento dei trigliceridi e del colesterolo totale, diminuzione dell’HDL ( colesterolo “buono” ) ed aumento dell’ LDL ( colesterolo “cattivo”).
  • ipertensione arteriosa.
  • alterazione del metabolismo degli zuccheri.
  • stato protrombotico.
  • stato proinfiammatorio.
  • altre malattie.

La coazione di più malattie metaboliche nello stesso soggetto non è, evidentemente, casuale.

Benché il meccanismo patogenetico sotteso alla Sindrome Metabolica non sia pienamente identificabile per la molteplicità delle componenti in atto, tuttavia la principale causa scatenante sembra essere l’insulino-resistenza.

Si ritiene che essa sia collegata all’interazione di fattori genetici dal un lato (per definizione non modificabili), e di fattori comportamentali dall’altro (e dunque modificabili) quali un’ insufficiente attività fisica rispetto ad una dieta nettamente superiore al fabbisogno calorico quotidiano.

In pratica, quanto enunciato fino ad ora è prodotto dall’ipernutrizione e da una vita sedentaria.

Il cambiamento inizia a partire dallo stile di vita

Il Fitness Metabolico si colloca, in questo contesto, come risposta demedicalizzata che sposta il concetto di diagnosi precoce (ambito clinico) a prevenzione primaria su stili di vita ( ambito socio-comportamentale).
Si tratta di proporre esercizi adeguati, chiamate unità motorie, che sviluppino progressivamente resistenza, forza e flessibilità, e che portino il soggetto sedentario( la cui massima performance corrisponde alla sua condizione basale), attraverso una alfabetizzazione motoria, ad essere un soggetto motorio con i benefici comprovati che il movimento e l’esercizio fisico comportano.

Tra le altre problematiche legate al metabolismo, non possiamo non ricordare l’incidenza dell’osteoporosi come alterazione del metabolismo delle ossa.

E’ scientificamente provata l’efficacia dell’esercizio fisico costante e adeguato nel mantenimento di una condizione il più possibile ottimale della composizione dell’osso, in qualità e quantità di tessuto presente, al fine di prevenire il rischio di fratture in seguito a cadute accidentali.